Lardo di Colonnata

DSC 0001In queste zone il marmo viene impiegato anche per conservare gli alimenti. Dal marmo infatti si ricavano le conche in cui vengono riposte, a strati alterni, le falde di lardo suino e la salata con gli aromi: pepe, cannella, chiodi di garofano, coriandolo, salvia, rosmarino. Le conche, strofinate con aglio, hanno temperature ed umidità particolari, per cui il prodotto finito ha caratteristiche uniche. La vasca piena viene coperta, controllata periodicamente e poi riaperta circa 6-10 mesi più tardi a stagionatura ultimata.

Il lardo di Colonnata ha un aspetto umido, è di colore bianco leggermente rosato e presenta una consistenza omogenea e morbida. Ha un sapore delicato e fresco, quasi dolce, finemente sapido se proveniente dalla zona delle natiche, arricchito dalle erbe aromatiche e dalle spezie usate nella lavorazione e dal profumo fragrante.

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Panigacci della lunigiana

panigaccioIl panigaccio è un tipo di pane rotondo, non lievitato, cotto in uno speciale piatto di terracotta e mica, chiamato Testo, arroventato a fuoco vivo in un falò o in un forno a legna. Una pastella di farina, acqua e sale si frappone tra un testo e l'altro, sino a formare una pila. La consistenza finale è morbida o croccante a seconda del tempo di cottura.

Si possono gustare con gli affettati, formaggi come lo stracchino o con vari sughi, da quello di funghi al pesto. Il modo più adatto per gustarli con dei sughi è quello di farli bollire una volta raffreddati, servirli e versare il sugo, creando un primo piatto originale. In alcuni ristoranti della Lunigiana esiste la variante "dolce": si servono a fine pasto con della cioccolata da spalmare.

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Marocca di casola

paneLa marocca è un pane antico, povero, sfornato per secoli dalle donne del territorio di Casola. Dopo l'ultima guerra la tradizione è andata quasi perduta e la gente lunigianese ha dimenticato il suo gusto. Finchè alla fine degli anni '90 Angela Leonardi, Simona Balboni e Ermete Ricei e Simona Balboni non ne hanno riscoperto la ricetta e rilanciato la produzione, oggi affidata soprattutto a Fabio Bertolucci, giovane pieno di entusiamo e appassionato di tutto ciò che è tradizione lunigianese.
Grazie a lui questo antico pane tradizionale della Lunigiana è rinato a nuova vita ed è diventato addirittura «Presidio Slow Food».

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Torta di riso

tortaAltro che Crème Caramel! Questa è una torta al cucchiaio veramente buona anche se calorica. Tipica di Carrara e anche di Massa, da sempre le due città litigano per la paternità di questo dolce fantastico, così semplice e nello stesso tempo così buono. E' protagoniosta della famosa sagra della torta di riso di Bedizzano, cucinata e rielaborata secondo i gusti e i segreti delle più brave cuoche locali. Siamo sempre lieti di farla gustare ai nostri ospiti secondo la ricetta originale. Quale ricetta? la nostra ovviamente...

Testaroli al pesto ligure, ai funghi lunigianesi,...

I testaroli sono un antico primo piatto originario della Lunigiana.

testaroliSecondo alcune fonti la loro origine risale all'Antica Roma, tanto che vengono considerati il tipo di pastasciutta più antico. La loro storia è comunque legata a quella dell'antica città romana di Luni.

Sono fatti con acqua e farina (anticamente farro) e si preparano mescolando gli ingredienti in una pastella fluida cotta a legna per alcuni minuti a formare una specie di crespella di alcuni millimetri di spessore. La cottura avviene in particolari contenitori chiamati testi, anch'essi di origine antica, un tempo in terracotta, oggi anche in ghisa.

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Pane di Vinca

pane-di-vincaCaratteristiche: Il pane ha un aspetto scuro, la forma è generalmente rotonda. La cottura in forno a legna e l’utilizzo di crusca e farina prodotta nel mulino locale, gli conferiscono una fragranza ed un aroma particolari. La pezzatura è di circa 2,2 kg.Il prodotto deve la sua tradizionalità alla particolare combinazione delle materie prime. La farina di grano tenero e la crusca sono prodotte da un mulino locale con procedure tramandate nel tempo; la lievitazione per 12 ore e la presenza di crusca, conferiscono al prodotto una maggiore fragranza rispetto al pane normale. La tecnica di produzione è rimasta invariata nel tempo anche se negli ultimi anni alcune aziende hanno abbandonato il forno a legna per il forno industriale.

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